Un patrimonio da salvare per le generazioni future. Al via l’intervento in “tree climbing” sul Cedro monumentale nel chiostro del Rettorato a cura dell’Associazione “Alberi Maestri“.
E’ stato effettuato il lavoro di rimonda del secco e consolidamento dell’albero “Cedrus Atlantica”, che si trova nel chiostro del Rettorato, sede centrale dell’Università di Perugia; ad operare un gruppo di sei arboricoltori dell’Associazione Alberi Maestri guidati dal presidente Marco Rinaldi utilizzando le tecniche del “tree climbing”, l’arrampicata su corde.
“Ringraziamo l’associazione Alberi Maestri per aver adottato l’albero, riconoscendone l’importanza e per l’intervento che hanno realizzato – ha detto il professor Antonio Pieretti, Pro Rettore dell’Ateneo di Perugia -. Il cedro monumentale ha un valore storico notevole al quale si aggiunge l’aspetto estetico, visto il luogo dove è collocato, al centro della sede del Rettorato; è, di fatto, parte integrante della vita quotidiana del nostro Ateneo, un simbolo che suscita l’ammirazione di tutti coloro che lo ammirano. Si tratta, dunque, di un intervento molto importante che ci consente di valorizzare questo patrimonio e di tramandarlo, conservandolo al meglio, alle future generazione”.
Il Cedrus Atlantica, il cui nome deriva dall’origine e dalla diffusione che riporta alla catena dell’Atlante in Nord-Africa, è un esemplare di grandi dimensioni, con un diametro alla base di 166 centimetri, alto poco meno di 30 metri, con un diametro della chioma di 32 metri e un’età stimata di oltre 160 anni.
Ad operare oltre a Rinaldi, sono Fabrizio Borghesi, Ottavio Mozzoni, Stefano Raiano, Simone Tanturli, Mauro Zanichelli. “Il cedro oggetto dell’intervento è una meraviglia assoluta, un patrimonio universale da salvaguardare – ha aggiunto il presidente Marco Rinaldi -. Il nostro lavoro punta a ripulire le parti secche, a mettere in sicurezza l’albero, tramite cablaggi, a consentire un utilizzo al meglio del chiostro e, alla pianta, di vivere nelle migliori condizioni possibili. Alberi di questo genere rappresentano impareggiabili risorse naturali, storiche, culturali e paesaggistiche. Hanno, però inevitabilmente, dei problemi: legati all’età, alle condizioni in cui vive, considerando che si tratta di un albero che predilige le zone montuose e i terreni rocciosi. Ecco perché è necessario che a operare siano arboricoltori certificati. Per intervenire sugli alberi, in particolare quelli antichi e di grandi dimensioni, occorre infatti una grande preparazione, bisogna studiare e mettere in atto le buone pratiche dell’arboricoltura; invece, in molti casi, si interviene in maniera non adeguata, finendo per arrecare danni al patrimonio”.
L’intervento prevede oltre alla potatura dei rami e un’accurata rimonda del secco, la rimozione del prato, dell’impianto d’irrigazione e la pacciamatura dell’aiuola.
Dal sito ufficiale del Rettorato – Università degli studi di Perugia